La Cannibalizzazione SEO o Keyword Cannibalization è quella pratica per cui un sito presenta più contenuti in concorrenza tra di loro per la stessa query.
Se hai notato che nei risultati di ricerca più pagine del tuo sito web si posizionamento per la stessa parola chiave significa che il tuo sito ha un problema di Cannibalizzazione SEO che sta danneggiando il tuo posizionamento.
In questo articolo vediamo insieme che cos’è la cannibalizzazione, come capire se effettivamente nel tuo sito c’è il problema e un sistema pratico per individuarlo e risolverlo.
Indice dei contenuti
Cos’è la Cannibalizzazione SEO delle parole chiave?
L’espressione cannibalizzazione dei contenuti nasce per indicare quella situazione in cui più contenuti di un sito web si stanno posizionando per la stessa query di ricerca, dunque una o più pagine stanno “cannibalizzando” la pagina principale.
Spesso il proprietario di un sito web si dice anche soddisfatto di avere più pagine per la stessa ricerca ignorando che questa situazione nel lungo periodo può far perdere posizionamento sui motori di ricerca.
Per chi non conosce la SEO avere più pagine nelle SERP di Google potrebbe apparire come qualcosa di positivo e che aumenti la visibilità, ma il risultato in ottica di ottimizzazione è che ti stai facendo concorrenza da solo.
Perché la Cannibalizzazione delle parole chiave può rovinare il posizionamento del tuo sito web?
Facciamo un passo indietro.
Mettiamo caso che tu abbia realizzato il tuo sito web con le varie pagine per promuovere i tuoi servizi, il tuo servizio principale è un servizio di grafica sulla tua città.
Quindi ecco un esempio…
Vuoi posizionare la homepage del tuo sito web con la query “grafico milano” così che chi cerca un professionista in città trovi il tuo sito web.
Ora, hai creato la tua pagina a regola d’arte seguendo tutte le regole dell’ottimizzazione per motori di ricerca.
Ma nel frattempo nella voce servizi del tuo menù hai inserito anche un’altra pagina che hai ottimizzato per la ricerca “servizi grafici Milano”.
Ecco che due pagine del tuo sito concorrono per una query che ha lo stesso intento di ricerca.
Di solito, quando si presenta un problema di Cannibalizzazione SEO i motivi principali sono due:
- Il proprietario del sito web o chi cura i contenuti deve approfondire lo studio della SEO e del search intent
- Il sito web ha numerosi contenuti che trattano lo stesso argomento e negli anni alcuni sono entrati in competizione tra di loro
Nel primo caso è un errore che puoi evitare imparando i principi della SEO,
puoi iniziare a farlo gratuitamente scaricando la mia guida I 10 Comandamenti della SEO.
Nel secondo caso è una situazione del tutto normale,
nei grandi siti web può capitare che nel piano editoriale ci siano contenuti che nel tempo vadano in concorrenza tra di loro.
Lo risolvi semplicemente prendendoti del tempo durante l’anno per fare una revisione dei contenuti.
3 effetti negativi che la Cannibalizzazione ha sul posizionamento del tuo sito web
Quello della cannibalizzazione non solo è un errore SEO frequente che riguarda numerosi siti web, ma spesso capita che il proprietario del sito non sia consapevole di questo.
Le situazioni che si registrano con maggiore frequenza sono posizionamenti altalenanti, cioè oggi la pagina si classifica al terzo posto mentre domani è al ventesimo. E questo si ripete spesso (può essere dettato anche da altri motivi).
Un altro aspetto, direi il più importante, è che Google scansiona entrambe le pagine e in questo modo va a consumare il tuo “budget di scansione”.
Ti spiego meglio nei prossimi capitoli.
Problema 1: spreco del crawl budget
Devi sapere che quando crei un nuovo sito web ogni pagina viene scoperta da Google attraverso un apposito programma che ha il compito di scansionare le pagine web: il crawler.
Il crawler ha il compito di scovare nuove pagine e inserirle nell’indice del motore di ricerca, la cosiddetta indicizzazione.
Una volta avvenuta l’indicizzazione, le pagine vengono “valutate” per fare in modo che l’utente trovi esattamente la risposta più pertinente alla sua ricerca.
Per intenderci, seguendo l’esempio di prima se cerco un grafico freelance a Milano non vorrò trovare risultati di fotografi, ma di professionisti che mi mostrino l’elenco dei loro servizi, un portfolio e i contatti.
Google cerca la stessa cosa.
E non solo, utilizza “un budget” cioè un numero di risorse che vuole e può scansionare all’interno del tuo sito web, motivo per cui è fondamentale mostrargli solo ciò che conta.
Seguendo questo flusso di informazioni risulta fondamentale ottimizzare questo budget senza creare pagine che abbiano un “intento duplicato”.
Problema 2: posizionamenti altalenanti
Ignorare il problema della cannibalizzazione SEO significa anche fare in modo che Google scansioni delle pagine che hanno lo stesso intento di ricerca e dunque confondere lo stesso crawler.
In questo modo, Google per capire quale sia la pagina più pertinente per il visitatore farà dei test modificando il posizionamento e valutare così valutare così il comportamento dell’utente.
Questi “test” sono all’ordine del giorno anche tra pagine di diversi siti web che concorrono tra di loro, infatti Google costantemente verifica quale sia il contenuto più pertinente per l’utente in base alla query digitata.
Nel caso in cui però le pagine fossero presenti nello stesso sito web entrerebbero in competizione e dunque Google non saprebbe quale posizionare per prima.
Questa confusione fai in modo che il posizionamento delle pagine sia altalenante.
Problema 3: diminuzione dell’autorevolezza della pagina
Strettamente connesso ai due precedenti punti, la pratica della cannibalizzazione dei contenuti anche l’effetto di diminuire l’autorevolezza delle pagine.
Infatti, tendenzialmente quando una pagina web si posiziona per una query importante tra i primi risultati di ricerca acquisisce una sua autorevolezza.
Nel caso di contenuti che siano in concorrenza tra di loro questa autorevolezza va a diminuire, perché si va a diluire tra le due pagine invece che concentrarsi su una sola.
Come identificare e risolvere la Cannibalizzazione SEO delle parole chiave
Ora il punto che probabilmente ti interessa di più.
Come identificare e risolvere il problema della Cannibalizzazione SEO?
La prima cosa da fare per prevenire ed eventualmente identificare questo fenomeno è quello di studiare l’intento di ricerca dell’utente.
Questo fattore SEO sta alla base di una buona ricerca delle parole chiave fatta in fase iniziale e di un costante monitoraggio del sito web.
La cosa più semplice per identificare le keyword che si stanno cannibalizzando è quello di fare una lista di tutte le parole per cui puoi posizionare i tuoi contenuti.
Dopodiché le strade sono due…
La prima è quella di fare delle ricerche manuali su Google, quindi digitare una ad una le parole e verificare che nei risultati non ci siano più pagine del tuo sito web.
La seconda che è quella più sensata è quella di optare per un programma professionale come SEMRush che ti aiuta nelle varie attività di ottimizzazione, inclusa quella cannibalizzazione.
Nella sezione tracking della posizione esiste una vera e propria funzione chiamata “cannibalizzazione” che ti permette verificare che non sia in atto una cannibalizzazione tra le pagine.
Immagine di esempio dal blog di SEMRush
Ci sono due tipi di visualizzazioni la prima è la visualizzazione per keyword in cui puoi inserire un elenco di parole chiave, la pagina di riferimento che vuoi posizionare e verificare l’andamento delle pagine nel tempo.
Immagine di esempio dal blog di SEMRush
La seconda visualizzazione è quella delle pagine che a mio avviso è ancora più interessante, infatti può inserire la pagina più importante è verificare quali siano le altre che concorrono al posizionamento.
Immagine di esempio dal blog di SEMRush
Veniamo alla seconda domanda: come risolvere il problema della cannibalizzazione?
Una volta che hai individuato le due pagine che stanno facendo concorrenza, verifichi qual è quella che si sta posizionando meglio e che risponde in modo più preciso l’intento di ricerca dell’utente.
La scelta deve tenere conto anche della pagina che è più visitata e che porta più conversioni rispetto all’altra perché ricordiamoci sempre che la SEO è uno strumento di marketing.
Quando hai scelto di tenere una pagina la seconda verrà eliminata e imposterai un redirect 301 che punta alla pagina principale.
Il mio consiglio è quello di utilizzare il contenuto della seconda pagina e di accorparlo/adattarlo alla prima.
Un cenno sulla Cannibalizzazione per gli e-commerce
La cannibalizzazione SEO negli E-commerce è uno degli errori più comuni che non permette ai siti web di crescere sui motori di ricerca.
Il problema più frequente è quello di indicizzare anche le pagine che presentano gli attributi di prodotto, quindi quello che può accadere è che sui risultati di ricerca sia presente sia la scheda prodotto principale che quella con gli attributi.
In fase iniziale di costruzione o successiva revisione andrebbero considerate solo le schede prodotto e inseriti in no index tutti gli attributi, così da evitare duplicazioni.
Conclusione
In questo articolo è scoperto uno degli errori SEO più comuni all’interno di siti web, come abbiamo visto questo si può verificare sia nel caso in cui non si abbia una buona conoscenza dell’ottimizzazione quando si lavora i contenuti, ma anche quando si strutturano grossi progetti editoriali.
Come spesso accade è un problema che può essere risolto con i giusti accorgimenti e soprattutto svolgendo un monitoraggio periodico del tuo sito web.
Grazie gli strumenti attuali è possibile avere dei veri propri “assistenti SEO” come SEMRush che ci aiutano nella maggior parte delle attività.
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Ecco perché in parallelo ad una buona formazione io consiglio sempre di optare per strumenti professionali.
Un abbraccio,
Nadia
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