Le 22 Leggi del marketing è uno dei libri di marketing più letti e noti del settore, nonché considerato dagli esperti una lettura imprescindibile per chi si avvicina al marketing.
L’aspetto interessante di questo testo è che nonostante sia stato scritto ormai diversi anni fa le sue nozioni rimangono invariate e adattabili anche al web marketing. In questo breve articolo troverai le tre leggi che ho trovato più interessanti e meritevoli di attenzione.

Indice dei contenuti
Legge del marketing n.°1: legge della categoria
Se non puoi essere il primo in una categoria allora inventatene una nuova in cui diventarlo.
Quello che ho pensato appena l’ho letto è stato: “che stronzata, è già stato inventato tutto!” Leggendo il contenuto mi sono poi resa conto che gli autori non intendevano “inventare qualcosa di nuovo” ma piuttosto “utilizzare qualcosa di nuovo e renderlo unico come se fosse nuovo”. Mi spiego meglio.
Se voglio aprire un birrificio e mi rendo conto che il mercato è saturo, posso lanciare una Birra Bio con l’intenzione di raggiungere una precisa nicchia di mercato. In questo modo non vado a inserirmi in una categoria già satura, ma ne invento una nuova.
Se hai in mente Starbucks si può applicare la stessa regola, se infatti Starbucks fosse entrata nel marcato del caffè con alta probabilità non avrebbe resistito un giorno, ma inventandosi una nuova, cioè rendendo “bere il caffè” un’esperienza ha inventato una nuova categoria.
Legge del marketing n.°2: legge della percezione
Il marketing non è una battaglia di prodotti, ma una battaglia di percezioni.
Quello che conta non è quanto sia migliore il tuo prodotto rispetto a quello di un tuo competitors, ma quanto le persone possano avere la percezione di ciò.
Ti faccio un esempio che mi vede personalmente coinvolta, qualche tempo fa dopo aver fatto una passeggiata con la mia famiglia in un paesino immerso nel verde ci siamo fermati in un bar per bere il caffè. Il modo di fare, le parole e il tono di voce dei responsabili del locale mi hanno dato la percezione che il caffè “non fosse poi così buono” tanto da portarmi a pensare che non ci sarei più tornata. In realtà, il bar offriva un caffè di buona qualità, ma la mia percezione è cambiata in relazione al loro comportamento.
Se ci pensi è quello che avviene ogni giorno con la pubblicità, hai la percezione che una brioche sia soffice e gustosa, poi magari non è così.
Legge del marketing n.°3: legge dell’esclusività
Due persone non possono usare la stessa parola nella mente del cliente potenziale.
Quanto pensi alla tua attività qual è la prima parola che ti viene in mente? Ecco, se lo hai pensato adesso devi “comunicare” questa parola all’esterno, cioè devi associare la tua azienda a quella parola.
In merito a questo esistono molti esempi, ci sono aziende che vendono automobili e danno l’idea di “affidabilità”, altre di “sicurezza”, altre ancora di “lusso e velocità”. Sicuramente citando le parole ti saranno venuti in mente dei marchi molto noti di automobili.
Conclusione
Quindi, le tre leggi del marketing che mi hanno più colpita sono: la legge della categoria, la legge della percezione e la legge dell’esclusività. Se l’argomento ti interessa potresti leggere il libro come ho fatto io, nonostante sia un libro degli anni ’90 credo riesca a dare ancora degli spunti di riflessione utile, mantenendo comunque la consapevolezza che il nostro mondo è cambiato molto e di conseguenza anche il marketing ha avuto un’evoluzione.
Un saluto,
Nadia
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