Il search intent è uno degli aspetti più importanti della SEO e studiati dai Seo Specialist nella fase di ricerca delle parole chiave.
Si tratta dell’intento di ricerca che l’utente ha quando compie una ricerca su Google ed è fondamentale conoscerlo per avere la possibilità creare un posizionamento sulla serp dei motori di ricerca.
Indice dei contenuti
Cos’è il Search intent?
Il search intent è il motivo, talvolta nascosto, per cui l’utente cerca una determina parola su Google, rappresentando così un elemento di studio importante nella creazione e ottimizzazione dei contenuti di un sito web.
Quando si realizza la struttura di un sito, infatti, bisognerebbe avere ben chiari gli intenti di ricerca del proprio target di riferimento in modo da creare contenuti pertinenti alle esigenze del pubblico.
In base al tipo di ricerca effettuata dall’utente bisognerebbe comprendere quali siano le sue intenzioni, la domanda di base è: che cosa sta cercando con quella query?
Esempi:
- Se scrivo su Google corso di cucina italiana Milano, probabilmente il mio intento sarà quello di trovare delle scuole o dei Maestri che offrano questo servizio: con gli orari delle lezioni, le sedi, il programma, le referenze dello chef, i costi.
- Se scrivo su Google un termine più generico come cucina italiana, probabilmente sto effettuando quella ricerca perché voglio saperne di più su quell’argomento, sulla storia, sui diversi piatti, sulla cucina italiana nel mondo. Ancora differente sarà la ricerca di una ricetta specifica, vedi ricetta insalata capricciosa, in quel caso mi aspetto di vedere gli ingredienti che servono, delle immagini descrittive, consigli sulla preparazione e magari anche un video.
Come puoi notare le tre ricerche, seppur in qualche modo contenenti parole similari, hanno intenti di ricerca differenti, ecco perché è importante capire che cosa sta cercando l’utente e di conseguenza scrivere dei contenuti in linea.
Perché è così importante il Search intent?
Il motivo numero uno è perché in questo modo puoi conoscere al meglio il tuo pubblico, comprendere quali sono le sue ricerche abituali e ottimizzare i tuoi contenuti. Seconda cosa perché tenendo in considerazione questo aspetto i tuoi contenuti avranno molte più probabilità di posizionarsi nella prima pagina di Google.
Search Intent: come scoprirlo
Dal punto di vista pratico gli esperti hanno diviso le differenti tipologie di query in tre categorie o gruppi, in base agli intenti di ricerca:
Intento navigazionale
È quella meno utilizzata in percentuale, in pratica avviene quando l’utente cerca qualcosa di specifico che già conosce, come il nome di un brand o di un servizio.
Esempi:
- Spesa esselunga a casa
- Google Trends
Intento informazionale
La ricerca informazionale riguarda la grande maggioranza delle ricerche online, infatti, se ci pensi quante volte ti è capitato di cercare informazioni su Google? La maggior parte delle volte infatti cerchiamo informazioni, vedi nell’ambito arte, storia, intrattenimento, medicina, salute, informatica.
Esempi:
- Quanti organi ha il corpo umano?
- Storia di Pisa
- Che cos’è un server?
- Quante calorie contiene la crostata di marmellata?
Intento commerciale, chiamato anche “transazionale”
La ricerca transazionale è quel tipo di ricerca che compi per poi accedere a qualcosa, come un corso, un servizio, una consulenza, quindi che implica un’azione. Questo gruppo è in qualche modo quello più ambito e che ha il CPC più alto, quindi anche più complesso da ottimizzare.
Esempi:
- Ristoranti cinese Milano
- Consulente SEO Roma
- Download del programma informatico XY (vuole acquistare un programma)
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Conclusione
Personalmente per comprendere al meglio l’intento di ricerca dell’utente mi faccio alcune domande:
- Quali sono le query che compiono gli utenti del mio settore? Parto da una parola chiave importante come potrebbe essere “pc portatili” per poi capire quali sono le keywords associate, i relativi volumi, l’opportunità di ottimizzazione e il CPC.
- A quali keywords sono associate? In base a questo che tipo di prodotti/servizi posso fornire? A questo punto se ho già identificato che cos offro posso preparare un elenco di parole. Spesso si può creare anche una unica pagina e ottimizzare più keywords.
- Che cosa fanno i miei concorrenti? Lo studio dei concorrenti è importante per capire che cosa hanno fatto loro per posizionarsi e quindi come posso in qualche modo ricreare una struttura di pagina similare alla loro. Per struttura intendo la lunghezza del testo, il numero delle immagini e tutto ciò che riguarda la Seo on page. Non ti nascondo che si tratta di un lavoro certosino.
Allo stesso tempo non puoi essere uguale a loro, perché devi presentarti in un modo “differente” e “unico” perché fare blogging in modo serio significa anche creare l’immagine di un brand riconoscibile.
Il mio consiglio è quello di studiare il più possibile il tuo pubblico e il search intent delle sue ricerche, comprenderne i comportamenti e le esigenze, stare un passo davanti agli altri nelle ricerche (magari anticipando anche qualcosa che hai previsto) e creare contenuti di qualità. Insomma, cose che si dicono da sempre ma che rimarranno valide per sempre.
Nadia
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